Trittico sulla poesia di Krystyna Dąbrowska
I. K. Dąbrowska, Due poesie da "Miasto z indu"; II. K. Dąbrowska, Io è un altro; III. L. Marinelli, Krystyna Dąbrowska fra testimonianza, compassione e sfida
DOI:
https://doi.org/10.31273/polisemie.v7.2103Keywords:
poesia polacca contemporanea, tradizione poetica, traduzione poeticaAbstract
In questo “trittico” vengono proposte in traduzione italiana con testo a fronte due poesie tratte dall’ultima raccolta Miasto z indu [“La città di indio, 2022] di Krystyna Dąbrowska; un saggio inedito della stessa Dąbrowska, riguardante il suo rapporto con la tradizione e con le “voci” di altri poeti, a partire dal saggio di T.S. Eliot Le tre voci della poesia; una nota critica del curatore e traduttore Luigi Marinelli d’introduzione generale alla poetica e alla poesia di Dąbrowska. In tale dialogo bilingue fra traduzione, saggio e interpretazione critica, il trittico cerca quindi di tratteggiare un ritratto multiplo di una delle personalità poetiche più interessanti e già notevolmente affermate della poesia polacca ipercontemporanea.
In this “triptych,” two poems from Krystyna Dąbrowska’s most recent collection Miasto z indu [The City of Indium, 2022] are presented in Italian translation with the original text en face; an unpublished essay by Dąbrowska herself, concerning her relationship with tradition and with the “voices” of other poets, starting from T.S. Eliot’s essay The Three Voices of Poetry; and a critical note by the editor and translator Luigi Marinelli offering a general introduction to Dąbrowska’s poetics and poetry. In this bilingual dialogue between translation, essay, and critical interpretation, the triptych thus seeks to sketch a multifaceted portrait of one of the most interesting and already notably established poetic personalities of hyper-contemporary Polish poetry.
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